
Le prime settimane al nostro arrivo a Basilea, nel luglio 2014, c’erano 14 gradi e pioveva quasi tutti i giorni.
Eravamo nell’appartamento provvisorio che la ditta di mio marito ci aveva assegnato mentre ne cercavamo uno nostro. E in agosto ci sarebbe stato il trasloco definitivo. Abituata al luglio nella Bassa Brianza (Italia) il mio bagaglio conteneva: 3 abiti leggeri, 1 paio di pantaloni Capri, shorts, canottiere, giusto qualche t-shirt e un maglioncino di cotone. Quello che metti “perché non si sa mai”! Sandali, infradito e, giusto per emergenza, un paio di snackers All Stars. Le All Stars le asciugavo la sera con l’asciugacapelli. Ho dovuto comprare un paio di Chino lunghi e un altro maglione più pesante.
Non avevo guardato le previsioni meteo, questo è certo. Non sapevo nemmeno che qui a Basilea le stagioni sono praticamente due: inverno e una primavera calda con sprazzi di estate! E anche in estate, quando piove, la temperatura scende parecchio.
Perché vi parlo di questo? Perché ho dovuto riorganizzare il mio armadio in funzione delle 2 stagioni, che a volte si alternano nel giro di poche ore, come in estate.
Io non ho molto spazio qui a Basilea e dovevo assolutamente ottimizzare lo spazio, quindi ho dovuto farlo bene. Per iniziare ho comprato dei libri sull’argomento e poi mi sono rivolta ad una professionista del riordino e organizzazione degli spazi. Mi ha talmente entusiasmato questa esperienza che ho deciso di imparare anche io a svolgere questa meravigliosa attività così gratificante e trasformarla in un lavoro.
E ora qualche piccolo consiglio per entrare nel giusto ordine di idee.
La prima cosa da fare è un buon decluttering (dall’inglese clutter = disordine) cioè togliere ciò che ingombra e crea disordine. Capire cosa ci serve realmente ed eliminare quello che non si usa più. Non è facile decidere cosa tenere e cosa buttare. All’inizio ho fatto anche io molta fatica. Non è facile buttare via vestiti e separarsi dagli oggetti. Ho trovato la soluzione ideale utilizzando delle scatole che io chiamo “scatole di transito”: vi metto quei vestiti e quegli oggetti su cui sono titubante e vi appongo una data. Se entro tre mesi non ho ripescato qualcosa vuol dire che ciò che conteneva la scatola davvero non mi serve più. E buttare le cose in quel momento diventa molto più semplice.
Ho anche fatto una “scatola dei ricordi”. Sono quei capi e oggetti che tengo per affetto e da cui mai potrei o vorrei separarmi.
Qui a Basilea, è forte la cultura del riuso, che offre una seconda vita agli oggetti e ai capi di abbigliamento usati. Ci sono Flohmarkt e anche negozi che vendono abiti di seconda mano.
Ma di questo scriverò in un prossimo articolo, altrimenti ora mi dilungherei troppo.
Finito il lavoro di scelta, ci sono vari criteri con cui procedere a sistemare gli indumenti nel guardaroba, che sono definiti dalla persona di riferimento: dal tipo di lavoro che svolge, dallo spazio disponibile.
Le scatole sono molto utili per suddividere e mantenere l’ordine. Bisogna scegliere le scatole giuste, delle giuste dimensioni e possibilmente colore in base al posizionamento possibile. Anche la scelta delle grucce adatte è importante.
Un guardaroba organizzato fa sì che tutto sia accessibile senza stress e perdita di tempo. E anche spreco di denaro: a me è capitato, purtroppo, di ricomprare un capo che già possedevo, ma giaceva nel fondo di un cassetto e quindi non ricordavo nemmeno di avere.
Ora, quando apro l’armadio, ho una visione chiara del suo contenuto e questo errore non lo commetto più.
In un armadio in ordine e ben organizzato anche il cambio stagione è quindi più snello e rapido e rende anche più semplice pulire. La pulizia è importante quanto l’ordine. La mia più grande maestra è stata mia madre. Da lei ho imparato tecnicamente tutto sulla gestione della casa. Successivamente ho capito che pulire la propria casa, tenere in ordine gli armadi, sono un atto di amore verso se stessi e verso chi ci vive. Quindi ad ogni cambio stagione armiamoci di buona volontà e di un panno, una spugna e un quadretto di sapone di Marsiglia. Il sapone di Marsiglia è una mia recente scoperta da per la pulizia della casa oltre che per il bucato. E’ naturale, ecologico ed economico. E’ una valida alternativa per chi non vuole intossicare l’ambiente dove vive con detergenti chimici.
Io ho da poco terminato il cambio di stagione dell’armadio delle mie figlie. E’ stato faticoso poiché per loro sono ancora anni di transito. Cambi di taglia, di stile, di gusti. Stanno crescendo e ho fatto in modo che possano iniziare a sistemarsi i vestiti da sole, è importante per sviluppare la loro autonomia. Spero mi diano soddisfazione.